Tutto ha avuto inizio con il decesso sospetto di un kickboxer, di 51 anni, avvenuta a maggio scorso in una palestra di Vigevano, nel Pavese, poco prima di iniziare la sua consueta sessione di allenamento. Inutili i soccorsi per l’atleta, morto poco dopo all’ospedale di Rozzano.
I Carabinieri non hanno perso tempo ma avviato un’indagine, che nelle scorse ore ha portato al ritrovamento di quasi 4mila compresse, un centinaio di fiale contenenti sostanze anabilizzanti e dopanti, vendute sotto banco a chi frequenta palestre.
I militari hanno denunciato due persone, rispettivamente di 34 e 35 anni, ritenute responsabili del mercato illegale di tali sostanze.
Le indagini dei Carabinieri, insieme ai Nas di Cremona, si sono svolte compiendo delle perquisizioni in provincia di Pavia, Milano e Massa Carrara. Trovati con gli anabolizzanti anche 780 euro in contanti.
Resta tuttavia da stabilire se sussiste effettivamente un collegamento tra la morte del kickboxer e le sostanze illegali.