Un diverso punto di vista sul pittore spagnolo quello presentato nella mostra “Picasso. Lo straniero”, inaugurata a Palazzo Reale a Milano, che si potrà visitare fino al 2 febbraio 2025.
Uno degli eventi più significativi del panorama artistico culturale milanese del 2024, un’esposizione che non si limita a celebrare il genio artistico di Pablo Picasso, ma offre una riflessione inedita e profonda sul suo essere straniero in terra di Francia dove paradossalmente nacque il suo successo.
Tema centrale della mostra è proprio il concetto di straniero, analizzato in relazione alla biografia di Picasso, alle sue opere e al contesto storico in cui l’artista spagnolo vive.
Nato nel 1881 a Malaga, Picasso si trasferisce giovanissimo a Parigi, la città che sarebbe diventata il centro della vita artistica del ‘900. Tuttavia, nonostante la fama crescente, Picasso visse sempre una condizione di estraneità sia dal punto di vista burocratico, sia culturale.
Nel corso della mostra è posto l’accento sulle difficoltà del pittore iberico nell’ottenere la cittadinanza francese e sull’impatto della Guerra Civile Spagnola e della Seconda Guerra Mondiale sulla sua arte e la sua visione del mondo.
Dipinti, disegni, sculture, documenti in esposizione nelle sale di Palazzo Reale permettono di comprendere l’evoluzione di Pablo Picasso come artista e come uomo, sempre in bilico tra l’essere consacrato come artista geniale e la sua condizione di outsider.
L’esposizione si apre con i primi dipinti di Picasso, influenzati dall’arte spagnola e dalle atmosfere parigine di inizio Novecento, fino alle più celebri opere cubiste e surrealiste tra cui i disegni e le immagini della realizzazione di “Guernica”, l’opera più famosa simbolo delle atrocità della guerra, esposta per la prima volta in Italia nel 1953 proprio a Palazzo Reale nella Sala delle Cariatidi.
Una mostra che fa riflettere sulle dinamiche culturali e sociali ancora oggi piú che attuali.