Più si fa prevenzione, più si diffondono appelli alla prudenza, più in Italia non demorde la tradizione dei botti di Capodanno, e quest’anno hanno superato il numero le persone rimaste ferite, rispetto agli ultimi dieci anni, come riferito dalla Polizia di Stato.
Nessuno ha perso la vita, ma ci è mancato poco: 309 le persone colpite dai fuochi d’artificio esplosi tra le loro mani, e una settantina di loro è stata ricoverata in ospedale. Quasi un centinaio i minorenni feriti, tra ragazzini ed anche bambini: il più piccolo, di soli 2 anni, ferito a Napoli, con ustioni al torace e ad un braccio. Trentaquattro casi gravi, con una prognosi ospedaliera di più di quaranta giorni, rispetto ai ventisette del 2024.
I festeggiamenti per l’arrivo del nuovo anno oggi suonano come un bollettino di guerra, in cui hanno vinto l’imprudenza, la faciloneria, l’uso persino delle pistole per sparare in strada, spesso ad altezza d’uomo, armi brandite allo scoccare della mezzanotte anche da donne e bambini, come mostrano, all’indomani delle feste, numerose immagini di telecamere nelle strade. Immenso il lavoro dei Vigili del fuoco, dei soccorritori, delle Forze dell’ordine tutte.
Gli episodi con feriti sono avvenuti sia al Nord, sia al Sud. Le campagne di sensibilizzazione contro i botti, anche a tutela degli animali e dell’ambiente, non sembrano purtroppo essere servite granchè.