Ha inizio in queste settimane in Lombardia la raccolta dei pomodori da destinare a pelati, polpe, passate, concentrati e sughi, con i timori per l’effetto maltempo sulle produzioni finali. Lo rende noto la Coldiretti regionale in occasione dell’avvio delle operazioni tra le province di Cremona e Mantova.
Fra nubifragi, alluvioni e trombe d’aria, come spiega la Coldiretti regionale, quest’anno l’avvio dell’annata è stato particolarmente difficile, con le piantine che in alcuni casi sono state trapiantate in campo con un ritardo di oltre un mese.
“Il risultato è un atteso calo della produzione: se sui primi trapianti si teme una contrazione più marcata, soprattutto laddove si sono verificati episodi localizzati di grandine – precisa la Coldiretti regionale – la speranza è di poter recuperare sulle varietà più tardive, per arrivare a una riduzione finale tra il 15% e il 20% rispetto alla media. Si tratta delle prime previsioni da confermare a raccolta avvenuta, anche alla luce dell’andamento meteo delle prossime settimane”.
Come si legge in una nota, in Lombardia il pomodoro è coltivato su circa 8mila ettari di terreni, che si trovano per oltre il 70% tra le province di Mantova e Cremona. Quello del pomodoro è un comparto che in Italia mette in moto una filiera di eccellenza del Made in Italy, che coinvolge circa 7mila imprese agricole, oltre 100 imprese di trasformazione e occupa 10mila addetti.