Tra falsi allarmi e casi che si potrebbero confermare riconducibili al gioco “Blue Whale”, il fenomeno sul web tanto temibile sembra stia dilagando anche in Italia, e in Lombardia.
Il procuratore della Repubblica al Tribunale per i minorenni di Milano, Ciro Cascone, interpellato sui casi sospetti di “Blue Whale” degli ultimi giorni, ha spiegato che alcuni, al massimo quattro tra Milano e provincia, sembrano riconducibili al gioco che sul web sta “catturando” giovani vittime fino a portarle a compiere gesti molto gravi, se non devastanti, di autolesionismo.
L’argomento è delicato e dovrà essere approfondito con cognizione di causa, mentre è stato riferito che anche tra i ragazzi cresce la voglia di saperne di più, “perché fa paura”.
No agli allarmismi, sì all’attenzione ai segnali riconducibili al gioco folle che istiga all’autodistruzione, senza sottovalutare da parte di genitori ed insegnanti, le richieste di aiuto di adolescenti in difficoltà.