La tassa dei rifiuti potrebbe contenere un errore di calcolo, e quanto dovuto risultare maggiore rispetto all’importo corretto.
Quasi per caso, come riferito da più fonti, è stato scoperto un errore nel conteggio della TARI, a seguito della presentazione di un’interrogazione parlamentare, volta a ricevere dei chiarimenti sulla tassa in questione.
Molti enti locali avrebbero, a quanto pare, applicato in maniera errata l’aliquota relativa alla bolletta.
La TARI si compone per tutti di una quota fissa e di una quota variabile, rispettivamente calcolate sulle dimensioni della casa e sul numero dei suoi abitanti, mentre erroneamente il calcolo della quota variabile si sarebbe basato anche sulle pertinenze, vale a dire box e cantine.
In taluni casi l’importo della TARI, calcolata in maniera impropria, ha fatto lievitare le bollette anche del doppio.
Inevitabile l’avvio di numerosi ricorsi.