giovedì, 24 Aprile 2025
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“Dal fronte al palco – Una Felice Avventura”: portato in scena Felice Musazzi sul fronte orientale

Si potrà assistere martedì 14 gennaio al Teatro Tirinnanzi di Legnano allo spettacolo di Francesco Pellicini, intitolato “Dal fronte al palco – Una Felice Avventura”. Si tratta del racconto di una fase poco conosciuta della vita di Felice Musazzi, fondatore della nota compagnia dialettale de “I Legnanesi”, quella vissuta nel 1943-1945, sul fronte orientale.

A quattro anni esatti dall’inizio delle celebrazioni del centenario della sua nascita, Felice Musazzi torna in scena con un recital proposto dal Comitato Musazzi100, sostenuto dalla Fondazione Comunitaria Ticino Olona e che si inserisce nel programma del centenario di Legnano Città.

Lo spettacolo ricostruisce, come si legge in una nota, attraverso le lettere dal fronte alla futura moglie Mariuccia, la storia personale di Musazzi, dalla quale emergono, accanto alle vicende private, fatti storici avvenuti a Legnano negli anni 1943-1945. Le lettere dal fronte, tutte autografe e indirizzate alla fidanzata, restituiscono momenti tragici della storia del soldato Musazzi, situazioni comuni a molti altri ragazzi chiamati al fronte e aiutano a conoscere meglio la tragicità della guerra con la speranza di contribuire a sradicarne la cultura.

“Per il Comitato Musazzi100 è un piacere realizzare questo nuovo progetto incentrato sulla figura dell’attore e regista legnanese. Il ritrovamento di numerose lettere, di cui noi stessi ignoravamo l’esistenza, è stata una sorpresa: Felice Musazzi non amava parlare della sua esperienza in guerra e leggere a distanza di tanti anni i suoi scritti è stato così emozionante che la messa in scena dello spettacolo è stata immediata, tanto più che Francesco Pellicini ha accolto la sfida senza un attimo di esitazione. La Città di Legnano è sempre stata riconoscente verso Musazzi e il Centenario ci pare l’occasione migliore per condividere con Legnano i sentimenti di un concittadino che ha vissuto in prima persona momenti storici difficili, ricordando sempre nella tragicità delle proprie lettere la sua città natale”, commentano Sandra Musazzi e Francesca Giudici.

Questo viaggio tra musica e teatro è firmato dalla regia di Francesco Pellicini, anche attore nello spettacolo insieme con Matteo Carassini, e ha l’accompagnamento musicale di Fazio Armellini; il testo è di Antonio Zamberletti. A introdurre il pubblico nella pièce sarà Giordano Fenocchio.

“Nel programma del nostro Centenario non poteva mancare un omaggio all’attore che ha portato, con la compagnia teatrale creata assieme a Tony Barlocco, il nome di Legnano sui palcoscenici di tutta Italia. Quello che sarà raccontato in scena è un Musazzi privato, ma la sua vicenda, di prigioniero in Unione Sovietica, si inserisce in un capitolo drammatico nella storia italiana, quello della guerra sul fronte orientale e la guerra continua a essere ancora oggi, a ottant’anni di distanza da quei tempi, un tema di drammatica attualità”, sottolinea il sindaco Lorenzo Radice.

Questo spettacolo rappresenterà per Legnano un’ulteriore occasione di riflessione in una settimana particolarmente ricca, che vedrà la mattina del 14 gennaio la commemorazione dei deportati della Franco Tosi e il concerto di domenica 19 gennaio, sempre al Tirinnanzi, organizzato con ANPI Legnano per la Giornata della Memoria.

“Le Fondazioni di Comunità sono fondazioni territoriali, dedicano il loro impegno ai problemi del territorio, allo sviluppo sociale, economico e culturale delle persone che vivono e operano su di esso. In questo quadro sono attente anche a fare memoria di quanto è avvenuto in passato perché quello che siamo oggi è appunto il risultato del passato. Felice Musazzi è certo un’icona (nell’accezione greca) per Legnano, il Legnanese, la Lombardia e non solo. Ci è sembrato subito doveroso essere a fianco del Comitato Musazzi100 dall’inizio del suo impegno per ricordare la figura del grande legnanese. Quest’ultima fase poi, che ci restituisce un’immagine e una narrazione poco note di Musazzi, merita un’attenzione particolare perché parla di una storia personale che è anche storia universale ed è bene e utile che quante più persone possibili ne vengano a conoscenza”, spiega Salvatore Forte, presidente della Fondazione comunitaria Ticino Olona.

Lo spettacolo, a ingresso libero, è al momento tutto esaurito, ma potrebbe essere aperta a breve una lista d’attesa nel caso si liberassero dei posti. Informazioni all’e-mail dalfrontealpalco@gmail.com

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