Anche Dumas fece una trilogia del ciclo dei moschettieri, che inizia con “I tre moschettieri” e termina con “Il visconte di Bragelonne”.
Nel mezzo c’è il libro “Vent’anni dopo”, scritto da Dumas nel 1845. Come le altre opere della trilogia, “Vent’anni dopo” è un romanzo storico per come il racconto s’intreccia nelle vicende storiche tra Francia e Inghilterra. Sono soltanto alcuni gli episodi realmente accaduti, come la battaglia di Lens, la decapitazione di re Carlo I, mentre per altri è pura fantasia. Anche per i protagonisti alcuni sono tratti dalla fantasia di Dumas invece altri sono realmente esistiti.
Anche D’Artagnan è un personaggio immaginario ispirato alla reale figura di Charles de Batz de Castelomore d’Artagnan. D’Artagnan ormai quarantenne, è tenente nei moschettieri del re da quasi venti anni e non vede i suoi amici da molto. D’Artagnan conduce Rocheford dal cardinale e si promettono di parlare in favore uno dell’altro. Al Cardinale sono raccontate le imprese di D’Artagnan, il quale gli affida di riunire il quartetto per far controllare la Fronda con la promessa di farlo diventare capitano dei moschettieri.
D’Artagnan si mette subito sulle tracce dei tre, e per primo ritrova Aramis, che nel frattempo si è fatto abate e appoggia la Fronda. Poi trova Porthos vedovo e ricco ma non felice, lo convince a servire il cardinale Mazzarino promettendogli il titolo di barone. Infine raggiunge Athos che è tutore di un ragazzo, che si pensa suo figlio per la somiglianza. Athos dichiara di essere in accordo con i frondisti e non lo segue. Accompagna il ragazzo a Parigi che lo presenta a una sua vecchia amica e gli rivela che lei è la madre del ragazzo e lui il padre.
Nel frattempo a Parigi scoppia una rivolta e d’Artagnan, su ordine del cardinale aiuta la Corte a fuggire. Sempre il cardinale incarica d’Artagnan e Pathos a seguire l’emissario di Cromwell e di consegnargli una missiva. In Inghilterra, Athos, Aramis combattono a fianco di Carlo I al confine con la Scozia. Nella battaglia decisiva, gli scozzesi vendono il re a Cromwell e il Re Carlo I è catturato da Cromwell e d’Artagnan e Pathos fanno prigionieri Athos e Aramis per salvarli dal generale.
Carlo I è condotto a Londra per processarlo, d’Artagnan e Pathos avendo consegnato la missiva vorrebbero tornare in Francia con Athos e Aramis ma non possono avendo giurato protezione a Carlo I. Escogitano un diversivo per liberare Athos e Aramis e il quartetto si riunisce al resto dell’esercito sulla strada per Londra. D’Artagnan escogita un piano per liberare Carlo I ma è interrotto da Mordaunt che ha intuito il piano.
I quattro si recano a Londra, il re Carlo I è processato e condannato a morte, i quattro fanno di tutto per salvare il re ma il carnefice, in verità Mordaunt, anticipa l’esecuzione, e quindi i quattro amici non riescono a salvare il re. Porthos e D’Artagnan assistono all’esecuzione nella pubblica piazza, mentre Athos si trova sotto il patibolo e riceve da Carlo I il suo segreto, ha nascosto un milione di lire nel castello di Newcastle.
I quattro fuggono dall’Inghilterra su una barca, ma sulla stessa barca c’è anche Mordaunt, che scopertolo fa saltare la barca con della polvere da sparo mettendosi in fuga con una scialuppa: ma i quattro lo avevano scoperto prima e anche loro si mettono in salvo con una scialuppa. Quando Mordaunt accende la miccia, e solo dopo averla accesa, si accorge della mancanza della scialuppa così per sopravvivere si butta in mare. Sopravvissuto, chiede aiuto ai suoi nemici, i quattro, ma è pugnalato da Athos.
Tornano in Francia, e D’Artagnan e Porthos sono arrestati dal cardinale per essere venuti meno al loro incarico, Aramis e Athos cercano di ottenere la liberazione dalla regina, ma la stessa fa rinchiudere anche Athos. Riescono a fuggire e rapiscono il cardinale, che ricattato accetta i patti della Fronda. D’Artagnan diventa capitano, Porthos barone e ad Athos un altro cavalierato, invece Aramis fa sì che il re divenga padrino del figlio della sua amante.
La Corte ritorna a Parigi, con il popolo che fa una sommossa per le strade, e D’Artagnan scorta la carrozza su cui viaggiano il cardinale, il re e la regina.
Alla fine Athos, Porthos, Aramis e D’Artagnan si ridividono, i primi tre per la loro strada e D’Artagnan resta a Parigi nei moschettieri.