Si è spento ieri, lunedì 20 settembre, a 98 anni Carlo Vichi, il proprietario della storica azienda produttrice di televisori Mivar, con il suo stabilimento ad Abbiategrasso.
Vichi fino all’ultimo è rimasto al suo posto di comando in fabbrica, recandosi nel suo ufficio ogni mattina, nonostante la realizzazione degli apparecchi tv fosse cessata da tempo. La figura di Carlo Vichi sarà ricordata per la determinazione dell’imprenditore di una volta, le lotte sindacali con cui non è mai sceso a compromessi, le idee di destra, proclamate esplicitamente.
Per sua volontà, il funerale laico di Vichi si svolgerà nello stabilimento sull’Alzaia del Naviglio, a Bereguardo, con una sorta di festa, e senza invitare autorità.
Vichi aveva fondato nel 1945 la VAR, a Milano, azienda che costruiva e riparava radio a valvole. Nel 1968 nasce la MIVAR, Milano Vichi Apparecchi Radiofonici, e la sede è trasferita ad Abbiategrasso, cominciando anni dopo a produrre televisori. Nel 1988 le tv di Vichi sono quelle tra le più vendute in Italia, finché dopo un crescendo di successi produttivi, nel 1999 la fabbrica di Vichi raggiunge la produzione di 950mila televisori: il 35% del mercato è suo.
La crisi della Mivar ha avuto inizio con l’arrivo degli schermi piatti, negli anni Duemila: impossibile reggere la concorrenza e, per Vichi, impossibile accettare di allearsi con altre società, scegliendo piuttosto il declino. Personaggio per molti aspetti duro ed intransigente, sarà ricordato anche per le doti manageriali, che hanno fatto grande la sua azienda, un tassello produttivo di particolare spessore nel quadro nazionale.