Esce oggi, venerdì 6 maggio, su tutte le piattaforme digitali “Romantic Robot”, il nuovo album degli Extraliscio prodotto da Betty Wrong Edizioni Musicali, di Elisabetta Sgarbi e distribuito da Sony Music Italy. Un progetto discografico sempre più “extra” e innovativo, pensato e guidato da Mirco Mariani, con nove brani provenienti da mondi diversi, accompagnati dagli arrangiamenti per orchestra sinfonica del maestro Roberto Molinelli, registrati nel laboratorio musicale “Labotron” a Bologna.
E proprio al Labotron gli arrangiamenti per orchestra hanno preso vita “diretti da un robot”, insieme a tastiere, sintetizzatori analogici, come il Moog One, e rari strumenti elettronici, come l’Ondioline rispettando la tradizione iniziata con il primo album degli Extraliscio “È bello perdersi”, in cui Mirco aveva registrato tutti gli strumenti nel suo studio, e che ora tocca nuovi vertici della sperimentazione.
Il disco si apre con l’intro “Romantic Robot” che da il titolo all’album, e che ricorda il lancio di una navicella verso lo spazio: un album che parte dalla tradizione popolare lanciandosi verso l’ignoto. Nell’album sono presenti diversi contributi tra cui il brano scritto e musicato da Luca Barbarossa “E’ così”, accompagnato dal video diretto da Elisabetta Sgarbi, girato a Tresigallo (Ferrara), in una fabbrica storica dalle grandi vetrate, la cui sacralità e poesia sono state d’ispirazione per il corto.
Altri due importanti contributi sono quelli di Davide Toffolo con il brano “La gazza chiacchierona”, e la cover “Non mi dire mai goodbye”di Tony Renis, riarrangiata per orchestra dal maestro Molinelli.
“Per questo disco abbiamo fatto tutto al contrario, per questo è un disco da ascoltare a testa in giù. L’orchestra sinfonica è diventata meccanica, diretta da un uomo che non esiste. Mellotron che prendono il volo e si avvicinano piano piano, con lentezza, verso una luce che non esiste. Ma noi siamo lì, nascosti, nessuno ci può vedere e aspettiamo che questi suoni invisibili diventino reali. Non sempre un album è necessario, lo era per Romantic Robot. Era necessario fare sentire il suono che attraversa queste canzoni, che pure provengono da mondi così diversi”, ha spiegato Mirco Mariani.
“Romantic Robot è una esperienza sonora che non poteva contrarsi nello spazio di una canzone, ma aveva bisogno di un album, di un viaggio per essere amato. In questo senso Romantic Robot è un lavoro che considero un nuovo passo per questo gruppo musicale, che sta diventando sempre più “extra””, il commento di Elisabetta Sgarbi.