L’incidente ieri a Milano in corso Genova: l’avvocato Franco Rindone, 52 anni, è morto incastrato sotto le ruote di un camion, mentre viaggiava sulla sua bici.
All’indomani della tragedia, tra lo sgomento dei suoi familiari e quello di una città che sembra non avere spazi, e soprattutto rispetto, per chi circola in bicicletta, sarà organizzato un presidio lunedì 10 luglio alle 19 davanti a Palazzo Marino, sede del Comune di Milano, che sarà intitolato “Non si può morire così”. Nessuna guerra tra ciclisti e automobilisti: soltanto la richiesta che sia fatta più attenzione al traffico non veicolare, perché se da un lato si promuove l’uso della bicicletta per un circolazione eco sostenibile, dall’altro gli incidenti stradali che coinvolgono “due ruote” sono tanti: dall’inizio del 2017 i ciclisti feriti sono stati poco meno di quattrocento, due i morti.
L’autista del camion ieri ha svoltato senza accorgersi della presenza di Rindone, travolgendolo inesorabilmente, mentre alcuni testimoni hanno raccontato che poco prima erano entrambi affiancati al semaforo in attesa del verde.
Ora la morte dell’avvocato potrebbe non essere stata vana, se lunedì sarà colto e valorizzato il messaggio della protesta.