Allo scalpore per una notizia che ha dell’incredibile, stanno facendo seguito altri commenti ed altre polemiche, in queste ultime ore: chi ha incassato il bonus dell’INPS riservato in pieno lockdown ai lavoratori autonomi e alle Partite IVA in difficoltà, è al centro di uno smascheramento generale, che non sta risparmiando figuracce e dissensi.
Tra chi ha fatto richiesta ed ottenuto il bonus, pensato esclusivamente per i professionisti in difficoltà a causa dell’emergenza da Covid-19, ci sarebbero anche soggetti il cui reddito in alcun modo è stato minacciato dalla crisi economica che ha seguito, se non accompagnato, quella sanitaria, ed anche dei parlamentari.
Così mentre le discussioni avviate in più ambiti, dal Governo alle Regioni, puntano ad identificare pubblicamente coloro che hanno impropriamente ottenuto il bonus, con tanto di nomi e cognomi, per altri è necessario soprattutto stabilire come e quando questi bonus saranno restituiti allo Stato.
Le scuse da parte di qualcuno vertono già su: “Non lo sapevo”, “Ha fatto tutto il mio commercialista”, “Avrei donato il bonus in beneficenza”. Davvero?
L’obbligo di restituzione del bonus dovrebbe rientrare tra i capitoli del nuovo Decreto Agosto. Per altri chi ha “sbagliato” farebbe bene a ritirarsi dalle funzioni pubbliche.