Li usano per sradicare i bancomat o per rivenderli all’estero: i furti di trattori stanno aumentando nell’hinterland milanese, dopo gli ultimi due portati a segno a Settimo Milanese e a Figino, in poche ore, denunciati ieri dalla CIA di Lombardia, l’associazione di categoria degli agricoltori.
La situazione ha assunto la proporzione di una vera emergenza, che in realtà prosegue già da qualche anno, con la necessità di porvi un rimedio, da parte anche delle Forze dell’ordine.
Nei giorni scorsi un altro furto di un trattore è stato sventato dallo stesso contadino, suo proprietario, che si è insospettito per dei rumori notturni nella rimessa della sua cascina, mettendo in fuga i ladri.
Ma nessuno degli agricoltori accetta più di vivere così: con la preoccupazione non tanto remota di essere derubati dei loro mezzi di lavoro.
Il furto di un trattore rappresenta un danno economico, blocca l’attività, se non comporta anche aggressioni alle vittime dei furti stessi. Chi sostiene gli agricoltori chiede maggiori controlli, lungo i canali che possono portare alla loro rivendita o all’espatrio, per scoraggiare i furti delle macchine agricole prima che il fenomeno assuma proporzioni inarrestabili.