A poche ore dall’avvio delle prime vaccinazioni contro il vaiolo delle scimmie, in Lombardia le prenotazioni hanno già esaurito le scorte dei vaccini: non più di 2mila quelle disponibili al momento. Le prime somministrazioni hanno riguardato gli operatori sanitari ed alcuni pazienti, ma nelle prossime settimane la platea sarà più estesa quando, tra cinque o sei settimane, arriveranno nuovi preparati, di cui il Ministero della Salute ha già fatto richiesta.
Come noto, c’è soltanto una ditta farmaceutica che produce il vaccino contro il vaiolo delle scimmie in tutto il mondo, e l’Italia ne ha già acquitato un altro quantitativo. Regione Lombardia ha confermato nelle scorse ore l’intenzione di creare una lista d’attesa, per le prenotazioni di chi desidera sottoporsi alla vaccinazione.
Gli infettivologi stanno spiegando in queste ore che l’infezione non presenta sintomi gravi, e non prevede l’ospedalizzazione delle persone contagiate, ma gli effetti sul fisico possono essere invalidanti. Il vaiolo delle scimmie sta colpendo in particolare soggetti omosessuali, lgbt, uomini che hanno rapporti sessuali con uomini. In Italia i casi sono saliti a 600 in tutto (284 in Lombardia), e soltanto 9 sono le donne infettate. Necessario monitorare il fenomeno ed arginarlo, fare presto perchè non sconfini ulteriormente. Un dato confortante: si conferma che i soggetti della categoria a rischio con un’età superiore ai 45 anni, il che attesterebbe che hanno ricevuto la vaccinazione antivaiolosa da piccoli, oggi sono protetti dall’infezione del vaiolo delle scimmie.