Per festeggiare l’8 Marzo, Festa della donna, quasi un italiano su due (45%) regalerà oggi una mimosa o un fiore, che risulta l’omaggio più gettonato, grazie all’impegno dei florovivaisti per garantirne la disponibilità nonostante i gravi problemi causati dal clima. Ad affermarlo è una analisi della Coldiretti, cui segue una considerazione: “Il clima ha tagliato quest’anno di circa il 15-20% la produzione di mimose, a causa delle anomalie climatiche, con la fioritura anticipata a causa di un gennaio insolitamente caldo alla quale hanno fatto seguito sbalzi termici e maltempo, senza dimenticare la proliferazione di parassiti che hanno attaccato la pianta”, come spiega Francesco Bellini presidente del Tavolo di lavoro sul florovivaismo di Coldiretti Verona.
Come si legge in una nota, in Liguria, dove si coltiva oltre il 90% della produzione nazionale, la mimosa è sbocciata prima nell’entroterra che sulla costa, a causa dell’aumento dell’umidità, un fenomeno insolito che conferma quanto gli standard del passato non siano più affidabili.
Complessivamente sono circa 1,2 milioni di chili le mimose, l’equivalente di 12 milioni di mazzetti da 100 grammi l’uno, che saranno destinate in Italia al mercato interno in occasione della festa, secondo una stima della Coldiretti pari a oltre la metà della produzione italiana nella quale gioca un ruolo importante anche l’export.
I prezzi variano notevolmente secondo la dimensione del mazzetto: dai 3 ai 10 euro per i rametti più piccoli, fino ai 20 euro e oltre per i mazzi più grandi o per le piante in vaso.
L’acquisto della mimosa, oltre a rappresentare un simbolo della presenza femminile, riflette anche un’importante sensibilità verso l’ambiente. Coldiretti spiega che scegliendo questo fiore si sostiene una coltivazione realizzata in Italia con metodi eco-compatibili, prevalentemente nei tradizionali terrazzamenti affacciati sul mare, che rischierebbero altrimenti di degradarsi.