Non se ne vede la fine. Il Consiglio comunale di Legnano, che ha avuto inizio martedì 27 settembre per concludersi ieri venerdì 30, proseguirà invece anche la prossima settimana: lunedì 3 e martedì 4 ottobre.
Seduta fiume, e anche di più. Dibattiti accesi, polemiche, discussioni che numerosi cittadini in questi giorni stanno commentando come una autentica caduta di stile, da parte di tutti i rappresentanti chi più, chi meno, alla guida della città.
Tema del confronto che ha assunto toni giganteschi, è la votazione della variante di Piano di Governo del Territorio, illustrata dall’assessore all’Urbanistica Antonio Ferrè.
Approvazione non facile perché complesso anche il tema affrontato, con 167 emendamenti presentati dalle forze all’opposizione, più precisamente: 46 firmati Lega Nord e 67 dai rappresentanti di Per Legnano, e 40 odg. Una vera maratona.
Alcuni emendamenti dai contenuti simili alle voci della variante sono stati accorpati, altri sono stati respinti.
E la parola ai cittadini? Questione sollevata dal capogruppo di Sinistra Legnanese Giuseppe Marazzini che ha chiesto come si tiene conto delle segnalazioni presentate dai cittadini. Lo spazio riservato a questi ultimi sarà aperto dopo la pubblicazione del Pgt, quando come previsto dalla legge ci sarà un tempo utile dedicato e si potranno depositare osservazioni e critiche.
Forse per aggiustare il tiro a proposito della complessità degli emendamenti e del loro numero, ieri sera è stato suggerito dal capogruppo Lega Nord Gianbattista Fratus di raggruppare gli stessi, almeno quelli presentati dalla sua compagine, per semplificarne la discussione. Ipotesi accolta che ha accelerato la serata con il respingimento dei documenti presentati dalla Lega, tra cui il suggerimento di uno sviluppo verticale della città, bocciato.
Lunedì 3 ottobre alle 20.30 la seduta ripartirà con gli emendamenti restanti, quelli del M5S e i 40 odg.