Mentre per tutte le altre espressioni artistiche, in queste giornate di quarantena da Coronavirus, si è riusciti a trovare una soluzione con esibizioni casalinghe, concerti streaming unificati, lanci di nuove pellicole online on demand o trasmissioni televisive, il teatro è rimasto quasi escluso dalla possibilità di lavorare anche a casa.
Così, un accorato appello è stato rivolto alla RAI, e per conoscenza al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella e al Ministro dei beni culturali Dario Franceschini, dal mondo di arte e cultura riunito per cercare nuove modalità di approccio con il proprio pubblico.
Tra i firmatari: Michele Placido, Isabella Ferrari, Edoardo Leo, Ferzan Ozpeteck, Paola Cortellesi, Dacia Maraini, Cristina Comenicini, Umberto Orsini, Alessandro Gassman, Stefano Accorsi, Renzo Piano e tantissimi altri, con la precisa richiesta per portare il teatro nei palinsesti televisivi, sia sui canali tematici, sia nelle reti principali.
E’ ormai da fine febbraio che l’attività dei teatri è stata sospesa, e non si sa quando sarà possibile riattivarla anche a regime ridotto: al fine di riportare l’attenzione anche su quest’arte, i firmatari chiedono da parte del servizio pubblico che sia data la possibilità a tutti coloro che amano il teatro, di seguire le produzioni più recenti (come già avviene nei canali tematici con le commedie di Gilberto Govi o di Eduardo De Filippo) e conquistare un pubblico nuovo e giovane con proposte alternative.
Una buona soluzione proposta ai vertici RAI consisterebbe nella messa in onda di uno spettacolo teatrale quotidiano nei canali tematici, e una settimanale nelle reti principali per tutto il periodo di chiusura delle strutture.
Silvia Ramilli