Nel vecchio ospedale di Legnano non sarebbe stato possibile realizzare, in pochi giorni, una terapia intensiva dove accogliere i malati di Coronavirus.
Si è visto chiaramente, ieri sera, martedì 28 aprile, dopo la messa in onda sul canale televisivo Italia 1, del servizio realizzato da “Le Iene”, all’interno del vecchio nosocomio di via Candiani.
Il reportage ha illustrato quali sono le condizioni in cui versano la maggior parte dei reparti del vecchio ospedale, mettendo la parola fine, come si presume, alle ipotesi di revamping della struttura nell’emergenza da Covid-19, tra polemiche, fake news, proposte, discussioni finite anche sul piano politico.
Tuttavia, adesso che l’assessore regionale al Welfare Giulio Gallera, accompagnato da “Le Iene”, ha effettuato un sopralluogo al vecchio ospedale, forse lo stesso potrà essere preso in considerazione per organizzarvi cure post ospedaliere, e per offrire servizi diversi di assistenza e di riabilitazione.
In tanti oggi, legnanesi e non, stanno commentando anche via social l’opportunità di riutilizzare il vecchio ospedale, balzato alle cronache nazionali perché ritenuto capace di ospitare le intensità del Coronavirus, rivalutato come una struttura che può essere ancora utilissima, dopo una necessaria manutenzione.
Del resto, in passato, dopo il trasferimento dei reparti nella nuova struttura sanitaria di via Papa Giovanni Paolo II, il vecchio ospedale era già stato indicato come sede della “Cittadella della Sussidiarietà”, un nuovo polo per servire le comunità della zona, con ambulatori, day hospital, centro prelievi, cure riabilitative ed altro.
Forse, guardando al passato più recente, le tante camere vuote del vecchio ospedale avrebbero potuto ospitare anziani e malati di Covid-19, se non in intensità, almeno in convalescenza. Forse il suo utilizzo è stato pensato troppo tardi.
Dopo il sopralluogo Gallera sa su quale struttura può contare la Regione, e scegliere di conseguenza.