Non si placa l’avanzata dei militari russi in Ucraina, che è già costata la vita a poco meno di 150 persone, tra soldati e civili. La capitale Kiev è sotto assedio, mentre la popolazione cerca ogni via di fuga possibile, o di nascondersi nei bunker improvvisati per resistere ai bombardamenti.
Nel racconto di chi si trova sul posto, anche numerosi italiani che lavorano nel Paese che sta subendo l’invasione, gli scenari delle ultime ore sono descritti come quelli di un film.
Il presidente del Consiglio Mario Draghi ha espresso nelle scorse ore la piena solidarietà del popolo italiano al popolo ucraino e al presidente Zelensky, perché “quanto sta accadendo riguarda tutti, riguarda le democrazie”.
L’ambasciata italiana a Kiev è operativa e sta mantenendo i rapporti con le autorità locali, in stretto coordinamento con le altre ambasciate, anche a tutela dei circa duemila italiani residenti.