Difficile commentare il Festival di Sanremo, arrivato quest’anno alla sua 75esima edizione, senza cadere nella retorica e nelle banalità, principalmente perchè ormai se ne è parlato davvero così tanto!
Eppure, l’interesse e il clamore che si sviluppano attorno ad una delle manifestazioni più seguite ed attese in Italia, ogni anno, suscitano di per sé delle riflessioni anche stavolta: evento difficile da ignorare, quando avrà inizio martedì 12 febbraio. E poi perchè?
Che il Festival della canzone italiana piaccia oppure no, interessi soltanto per qualche momento, oppure tenga inchiodati davanti alla tv fino alla serata finale, Sanremo rimane quello spettacolo per cui a ragione si dice “l’Italia si ferma”.
Sanremo è sempre Sanremo, anche con nuove sigle e nuovi conduttori. Sanremo si appresta a raccogliere anche quest’anno, sul palco del Teatro Ariston, un nutrito gruppo di artisti che accompagneranno con le loro nuove canzoni almeno tutta l’estate italiana.
Le anticipazioni sono tante, forse anche troppe rispetto a quando, anni fa, era blindato fino all’ultimo l’elenco dei partecipanti e, dato ancora più certo, erano blindatissimi i testi delle canzoni in gara e il loro significato. Come anche le scenografie allestite sull’iconico palco: oggi già si sanno luci e colori, e gli immancabili fiori. Tuttavia, come sembra, lo stupore rimane sempre una costante per il pubblico di Sanremo, anno dopo anno.
La nuova conduzione di Carlo Conti è stata già messa sotto la lente di ingrandimento, e da parte di alcuni esperti della kermesse canora, Conti sta puntando su testi “politically correct”, evitando sbavature e colpi di scena, riportando la barra di navigazione puntata verso uno stile più classico del festival, che nelle scorse edizioni con Amadeus era stato “svecchiato”.
E da quanto trapela già a proposito delle canzoni, ci sarebbe un ritorno al “classico” anche nei testi, un ritorno all’amore.
Tra i cantanti di quest’anno ci sono numerosi giovani, ma anche “miti” della canzone italiana come Massimo Ranieri, Marcella Bella, Simone Cristicchi. Intenzionati a soddisfare anche il pubblico più esigente, in questo contrasto musicale ed interpretativo tra vecchio e nuovo, tradizione sanremese e novità.
Lo spazio canoro sarà occupato da generi diversi, tra cui sembra spiccare la componente pop: pochi cantautori, poco rap, assenti band e rock.
Basta così. Non rimane che attendere l’avvio del Festival e seguirne serata dopo serata il suo intramontabile fascino, tra le atmosfere create dalla musica e dai suoi interpreti, tutti sicuramente impegnati a fare del loro meglio, e a regalare uno spettacolo anche quest’anno da ricordare.