E’ emergenza, ormai da tempo, nelle strutture carcerarie italiane per minori, dove in tutto sono attualmente reclusi poco meno di seicento giovani.
E quasi la metà di loro, il 47%, è straniera: minori arrivati in Italia non accompagnati, che hanno avuto subito a che fare con la giustizia.
La situazione è al centro di un vasto dibattito, cui ha partecipato nelle scorse ore anche il ministro della Giustizia Carlo Nordio, esprimendo la propria preoccupazione: “La capacità carceraria del nostro Paese è sempre stata costruita e ideata tenendo conto di una minoranza molto notevole di detenuti minori. Poi improvvisamente ci siamo trovati di fronte quasi ad un’invasione di minorenni che vengono soprattutto da altri Paesi”.
Questi ragazzi in difficoltà sono abbandonati a se stessi, ed è facile per loro commettere reati, per sopravvivere, lontani da casa e soli. Si tratterebbe, anche per il ministro, di uno scenario nuovo ed emergenziale.
Nelle scorse settimane al minorile Beccaria di Milano sono state rese di nuovo agibili le quaranta celle danneggiate dopo l’ultima rivolta dei giovani detenuti, che le avevano incendiate.