Passano sindaci, Amministrazioni comunali, assessori, ma i problemi rimangono. Si apre così una comunicazione diffusa dal Comitato Laboratorio di Quartiere Mazzafame di Legnano, i cui referenti raccontano la condizione delle case Aler.
Piccoli e grandi disagi continuano a rendere complicata la vita dei residenti di tali abitazioni, afflitte da “mali” che sembrano incurabili.
“Sono passati anni da quando cominciammo a denunciare i problemi che affliggono le abitazioni Aler di Mazzafame. Nonostante il Contratto di Quartiere e le ristrutturazioni operate sugli edifici, la situazione dei residenti non è migliorata, anzi.
Il teleriscaldamento avrebbe dovuto far risparmiare un sacco di soldi alle famiglie, invece è stato soltanto l’inizio di un’odissea di cui non si vede la fine. Bollette pazze, acqua calda assente, continue disfunzioni nell’erogazione del calore, sostituzioni continue di scambiatori, ed altro. Accertato che il problema era la mancata coibentazione delle tubature, con relativa dispersione del calore, ed era stato promesso un intervento che avrebbe rimesso tutto a posto. Peccato che i lavori non siano mai iniziati.
Se quello del teleriscaldamento è il problema più grave, non vogliamo tralasciare altre questioni che affliggono gli inquilini: che dire dell’illuminazione degli spazi comuni, funzionante ad intermittenza? Dei cancelletti senza serratura e delle fotocellule dei cancelli perennemente guaste? Della manutenzione approssimativa e della mancata disinfestazione del verde? Dei parcheggi non delimitati, dei citofoni non funzionanti?”, si legge nella nota del Comitato, che si conclude con il dubbio se sia il caso di affidarsi alla sensibilità del Commissario prefettizio, attualmente alla guida della città, o “attendere le passerelle con contorno di promesse, in vista delle prossime elezioni amministrative”.