Palazzo Malinverni, sede del Comune di Legnano, oggi con le bandiere a mezz’asta, in segno di lutto cittadino per la morte di Bruno Gulotta, legnanese, vittima dell’attentato sulla Rambla di Barcellona.
Oggi è il giorno del silenzio, dei riflettori un tantino più spenti sulla vicenda in città, anche nel rispetto dei familiari di Gulotta, che stanno provvedendo alle necessarie operazioni anche di tipo burocratico, prima del rimpatrio del congiunto.
Si è raccomandato ieri il sindaco Gianbattista Fratus proprio di questo: osservare la richiesta di rispetto e di silenzio avanzata dai familiari di Bruno.
Ma in piazza, nei bar, al mercato, in tanti non hanno potuto fare a meno di commentare, con costernazione gli eventi, quanto accaduto in Spagna, e quanto nel conto delle vittime sia stata colpita anche Legnano.
“Un viso così pulito”, “Una brava persona”, dice la gente, “Quando ho visto la foto alla tv ho pensato: io lo conosco, ma poi non era così. Chissà, mi era sembrato, forse perché era uno di noi”.