Con la sospensione delle autorizzazioni al Luna Park, stabilita nei giorni scorsi, sono già quattro le manifestazioni più grandi bloccate a Legnano dall’inizio della pandemia, che hanno disatteso le aspettative di incontro e svago, rispettivamente musicale, legato alla tradizione della città, sportivo e ludico: vale a dire il “Rugby Sound Festival”, il Palio di Legnano, la corsa “Legnano Night Run” e adesso il Luna Park.
La decisione di annullare tali eventi ha comportato notevoli sacrifici agli organizzatori, in termini economici e di progettualità, quindi la delusione di tanti appassionati, tra i giovani come tra gli adulti e i bambini, tutti in attesa di un ritorno alla normalità.
Ma la normalità si sta dimostrando difficile da riconquistare e, soprattutto, sembra che in generale non si riesca a contare sulla collaborazione di tutti per raggiungerla, nemmeno quando dalle istituzioni arrivano gli inviti alla prudenza e all’osservanza delle regole, che possono fare la differenza nella lotta contro la diffusione del Coronavirus.
A parecchie persone qualcosa ancora non è chiaro, e sono tante le segnalazioni di situazioni “a rischio”, che si contano in città.
Nel fine settimana appena concluso, nelle zone più tipiche dei raduni serali, si sono incontrate tante persone senza mascherina ed assembrate: comportamenti che sono l’esatto contrario di quanto indicato dal Governo per tutto il territorio nazionale.
Cittadini senza mascherina, assembramenti nelle piazze, ma anche mascherine gettate a terra, guanti usati abbandonati nei carrelli dei supermercati, assembramenti al mercato (nonostante i cartelli ad ogni angolo che invitato a mantenere le distanze), gel igienizzante all’ingresso dei negozi ignorato dai più, mascherine indossate in modo improprio.
Ma mentre le autorità sono costrette a bloccare i grandi e piccoli eventi, raccogliendo le lamentele di molti, e tra i cittadini c’è chi chiede più controlli e sanzioni, perché nessuno fa davvero la propria parte per migliorare le cose?