L’allarme è stato lanciato in questi giorni dalla sezione LIPU di Parabiago, sebbene suoni più come un invito: aiutate i piccoli di rondone se li vedete a terra.
In questo momento della stagione, come sarà poi in autunno, sono in corso gli spostamenti degli uccelli migratori, momenti molto delicati perché gli animali sono stanchi e più vulnerabili. Nelle città, come anche a Legnano, i Rondoni comuni, i Rondoni maggiori ed i rari Rondoni pallidi, visitatori estivi delle città lombarde, ripartono a fine stagione per l’Africa del centro sud, dove trascorreranno l’inverno.
“I rondoni sono uccelli speciali, vivono costantemente in volo, sia di giorno che di notte (addirittura dormono volando!), hanno zampe cortissime, inadatte a camminare ed a spiccare il volo da terra. Proprio per questo motivo i rondoni trovati a terra vanno sempre soccorsi, in quanto non sono in grado da soli di spiccare il volo. Può succedere che alcuni giovani escano dal nido prematuramente con il piumaggio non completo e non sufficiente al volo, finendo inevitabilmente al suolo. Nell’estate del 2016 a causa del caldo intenso abbiamo ricoverato presso il CRFS Lipu “La Fagiana” diverse centinaia di giovani di Rondone”, spiega Fabrizio Bandera della LIPU.
Gli specialisti si raccomandano che chi trova questi uccelli si comporti in maniera corretta per la loro sopravvivenza: “L’adulto è riconoscibile perché le ali superano ampiamente la lunghezza della coda. Se lo si trova a terra senza evidenti segni di ferite è possibile effettuare la “prova di volo”: ci si reca un uno spazio aperto e tenendo l’animale con le mani a coppa lo si lancia verso l’alto; se il rondone è in salute volerà via. Nel caso di un piccolo o di un adulto che manifesta problemi (o ha fallito la “prova di volo”) la cosa migliore è trasportarlo il prima possibile al più vicino centro di recupero.
Per il trasporto utilizzaee una scatola di cartone con dei fori sul coperchio, come si legge nelle “istruzioni” fornite dalla LIPU.