Pubblicato nel 1883 da Robert Louis Stevenson, “L’Isola del Tesoro” è uno dei più celebri romanzi per ragazzi di tutti i tempi. La prima volta è stato pubblicato a puntate su una rivista per ragazzi, e racconta una bellissima storia di pirati e tesori. In realtà comincia nel ‘700 la sua pubblicazione in appendice, a pie’ pagina in giornali quotidiani, quando sui quotidiani veniva dato spazio ad un romanzo a puntate.
Questo racconto è considerato un romanzo di formazione, come lo sono stati anche “Peter Pan” e “Pirati dei Caraibi”. Lo scrittore Stevenson un giorno si trovava in un cottage col fratello, che stava dipingendo una mappa e lui, vedendo il disegno della cartina decise di scrivere “L’Isola del Tesoro”.
Il romanzo è suddiviso in sei parti e in trentaquattro capitoli. Il romanzo appare come scritto in prima persona da Jim, figlio della proprietaria di una locanda in un paesino della costa inglese. Nella locanda vive un vecchio marinaio alcolizzato e sfregiato in volto, Billy, e gli viene recapitata la “macchia nera”, preavviso di morte nella tradizione dei pirati. Infatti, Billy il giorno stesso muore improvvisamente, lasciando un baule nella sua camera alla locanda.
Jim e la madre nel vederlo lo aprono, e trovano alcune carte che sembrano indicare un nascondiglio segreto di un tesoro del Capitan Flint, in una lontana e sperduta isola. Quando arrivano alla locanda i pirati, per impossessarsi delle carte per trovare il tesoro, è tardi e Jim si è già allontanato da solo. E Jim coinvolge nell’impresa il dottor Livesey e il capitano Trelawney e, dopo aver noleggiato la goletta Hispaniola, salpa da Bristol.
Riescono ad arruolarsi sull’Hispaniola alcuni membri della banda di Flint, con a capo il cuoco di bordo Silver, il pirata della gamba di legno e un pittoresco pappagallo. Un giorno Jim entra in un barile per prendere una mela sul fondo, e ascolta il discorso truffaldino di Silver con dei membri dell’equipaggio. Stanno, di fatto, preparando un piano per impadronirsi del tesoro. Jim corre a raccontare tutto ai compagni, scoppia una lotta che fa molte vittime. Scendono dalla nave i due gruppi distinti e avversari, quello capitanato da Silver e quello di Livesey e Trelawney con Jim, a questi ultimi si aggiunge Ben Gunn abitante dell’isola da quando l’hanno abbandonato.
Ecco che il bene prevale sul male: Silver scompare, dopo aver ritrovato il tesoro e averlo equamente diviso con Ben e l’Hispaniola, torna a casa con la vittoria e il tesoro recuperato lasciando i pirati ribelli sopravvissuti abbandonati sull’isola con un po’ di provviste.
Leggendo il romanzo “L’isola del Tesoro” non si può non immedesimarsi nel giovane Jim, immerso e affascinato nell’avventura con un buon fine.