Spesso pubblichiamo le odissee vissute dai pendolari delle nostre zone e qualcuno di noi ha anche potuto ‘toccare con mano’ le difficolta’ che a volte si incontrano quando si decide di utilizzare i mezzi pubblici per spostarsi, lasciando l’auto in garage…
Questa volta, pero’, proviamo a vedere come si viaggia in treno dalla parte dei controllori: mercoledi’ 31 agosto, sul convoglio Malpensa Express partito da Milano Centrale alle 20.25, l’addetto di turno si e’ trovato a fronteggiare, in pochi minuti, ben tre situazioni spiacevoli nella stessa carrozza. Prima una 23enne che cercava di viaggiare gratis fino a Castellanza, imputando all’azienda che l’aveva ingaggiata per un lavoro temporaneo il fatto di non averle acquistato il biglietto: con molta pazienza, il controllore le ha spiegato che avrebbe dovuto ovviamente munirsi ‘personalmente’ del tagliando e, superando le resistenze della ragazza che sperava di fargli chiudere il proverbiale occhio, l’ha convinta ad acquistare il titolo di viaggio che, comprato a bordo , aveva il prezzo maggiorato; alla stazione di Saronno, poi, sono saliti due uomini di colore, entrambi senza ticket… L’addetto ha chiesto a tutti e due di acquistare il biglietto, altrimenti avrebbero dovuto scendere dal treno: il primo ha cercato di tergiversare, mostrando varie tessere non meglio identificate e dichiarando di non avere il denaro con se’, ma di dover per forza restare a bordo… Ha chiesto che gli venisse fatta la multa, ma cio’ non era possibile, dato che non era in grado di esibire nessun documento di identita’ valido a tal fine (occorre, infatti, che ci siano foto e indirizzo di residenza per poter comminare l’ammenda). Il treno e’ rimasto fermo alla stazione saronnese, accumulando qualche minuto di ritardo, finche’ l’extracomunitario non e’ stato costretto dal controllore a scendere. Il secondo, invece, ha cercato di sfuggire al medesimo… ‘destino’, camminando velocemente tra una carrozza e l’altra, nel disperato tentativo di arrivare comunque a destinazione: e’ stato fatto scendere a Rescaldina.
Poco prima della stazione di Castellanza, abbiamo chiesto al controllore se quella che avevamo visto era la routine quotidiana ed egli, amareggiato, ci ha risposto che la tratta Milano-Malpensa e’ addirittura relativamente tranquilla in confronto ad altre: “Provate a salire un giorno sulla Milano-Lodi: li’ non chiediamo neanche piu’ di esibire i biglietti, perche’ abbiamo paura di non tornare a casa interi… Prima eravamo in due su ogni treno, poi, in nome del contenimento dei costi, ci siamo ritrovati a lavorare da soli…” e la cronaca insegna che e’ purtroppo legittimo temere per la propria incolumita’…
Parliamoci chiaro: puo’ capitare qualche volta di prendere un treno o un autobus al volo e saremmo ipocriti nel non sperare, in quel caso, di farla franca… Inoltre, ci sono obliteratrici che non funzionano, biglietterie delle stazioni chiuse, distributori automatici fuori uso e via dicendo. Ma ci sono soggetti, che se ne approfittano e tentano di ‘scroccare’ bellamente ogni giorno, spesso reagendo anche in maniera violenta alle giuste rimostranze di coloro che sono incaricati dei controlli sui mezzi. C’e’ sempre un prezzo da pagare e dovremmo pagarlo tutti, nessuno escluso! Soprattutto, se poi ci lamentiamo dei ritardi, delle strutture obsolete, del degrado delle stazioni ecc. Questione di punti di vista…