La vetta del Mottarone come destinazione verde per famiglie: è questo l’obiettivo della «Riqualificazione ambientale», il progetto cofinanziato con 500 mila euro da Fondazione Cariplo, che l’amministrazione comunale di Stresa rilancia. «Abbiamo continuato a lavorare sul progetto – spiega il sindaco Giuseppe Bottini – per adattarlo alle risorse disponibili. Ieri è scaduto il termine per la presentazione delle offerte per l’incarico della progettazione definitiva ed esecutiva».
L’importo delle opere previste è di 800 mila euro: nella riqualificazione è inclusa la sistemazione dell’area davanti la stazione di arrivo della funivia, con la predisposizione di un nuovo arredo urbano, e la realizzazione di un anello ciclopedonale intorno alla vetta.
La parte più importante è però l’adeguamento e la messa in sicurezza del sentiero ciclopedonale di 13 chilometri tra il Mottarone e l’Alpino di Stresa: prevista la costruzione di un ponte sospeso in metallo per il superamento del torrente Selva Spessa di fronte al Monte Zughero, la creazione di un punto panoramico e la predisposizione di un ristoro all’alpe Vidabbia. Proprio il ponte sospeso panoramico su funi in metallo di 200 metri di lunghezza promette di essere di grande richiamo. Lo schema di progetto sottoposto inizialmente dal Comune di Stresa prevedeva in origine opere per 2,5 milioni: il contributo di Fondazione Cariplo ridotto rispetto alle richieste, aveva portato allo stralcio di altri interventi come la sistemazione del parcheggio davanti le biglietterie delle sciovie e la realizzazione di un’area picnic sul sedime dell’ex albergo bruciato in vetta.
Il rilancio del Mottarone come meta estiva è altresì uno degli obiettivi della famiglia Borromeo, che oltre a essere proprietaria di buona parte dei terreni, ha l’anno scorso rilevato impianti di risalita e strutture commerciali e di ristoro e ora punta a mettere la vetta in sinergia con le isole.