E’ stato confermato nelle scorse ore il divieto all’uso dei telefoni cellulari in classe, durante le ore di lezione. Con una circolare diffusa ieri, martedì 20 dicembre, il ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, ha illustrato la nuova normativa a proposito dell’impiego dei telefonini da parte degli studenti.
Il cellulare è considerato “un elemento di distrazione propria e altrui, e di mancanza di rispetto verso i docenti”, come si legge nel testo della circolare. L’uso dei cellulari e di altri dispositivi elettronici è consentito soltanto per scopi didattici. Non sono previste, tuttavia, sanzioni disciplinari.
Più precisamente, il divieto all’uso dei cellulari in classe è già una realtà in diverse scuole d’Italia, che hanno adottato da tempo la regola della consegna dei telefonini all’ingresso delle aule, puntando a favorire le relazioni interpersonali e la socializzazione tra i compagni di banco e i loro insegnanti. (L’OMS, l’Organizzazione mondiale della Sanità, ha già inserito le conseguenze dell’uso eccessivo dei cellulari nella lista dei “Gaming disorder”).
Recenti indagini sulla questione stanno portando la discussione sui bisogni di concentrazione, nelle scuole: al no alle facili “distrazioni” durante le ore di lezione, devono corrispondere utili “attrazioni”, vale a dire lezioni interessanti e coinvolgenti, come spesso non succede a detta di molti studenti. Nuove dinamiche scolastiche dovranno anche, secondo il parere dei ragazzi, essere decise insieme per una nuova scuola che offra davvero occasioni di crescita e di formazione, ed esplori nuovi modi di comunicare.