Qualcuno l’ha notata tra via Bainsizza e via Robino a Legnano: una scritta “dedicata” a Daniele Berti, ex consigliere comunale, ingiuriosa ed offensiva, nonché gratuita. Su quel muro si legge “Berti ebreo”.
“Non so nemmeno da quanto tempo è li, quella scritta, ma mi sembra comunque di pessimo gusto. Io sono nato a Legnano, i miei genitori sono veneti e i miei nonni pure. Non è una questione di provenienza geografica, ma il significato di quella scritta è ben più pesante”, commenta Berti, facendo riferimento all’enciclopedia Treccani, secondo cui dare dell’ebreo è considerato un epiteto ingiurioso, per “indicare una persona abile e senza scrupoli negli affari, attaccata al denaro ed avida”.
“Io non sono un usuraio e nemmeno avido, e nemmeno ricco, e nemmeno attaccato al vil denaro, preferisco la gioia dei rapporti sociali ai lingotti d’oro. Per la legge dei grandi numeri, ciascuno ha i suoi detrattori, di chi sarà la mano che mi vuole dipingere come uno spregevole essere umano? E’ la prima volta che mi capita una cosa del genere, non so se farà più scalpore questo o due gomme tagliate, però in silenzio non si può stare, sono certo di una cosa: non merito da parte di nessuno titoli di questo genere”, spiega Berti.