Svastiche disegnate sulla lapide che copre la tomba di Alfredino Rampi, il bambino di sei anni morto in un pozzo artesiano a Vermicino, nel giugno del 1981, sono state ritrovate nelle scorse ore. Dove Alfredino riposa, al cimitero del Verano a Roma, qualcuno ha compiuto lo scempio, profanando la tomba del bambino con undici svastiche ed ingiurie.
“Un colpo al cuore. Gli autori di questo scempio devono vergognarsi e spero vengano individuati presto”, il messaggio del presidente di Regione Lazio, Nicola Zingaretti. Ad accorgersi dell’atto vandalico è stata una visitatrice del cimitero, che ha subito segnalato il fatto.
La profanazione della tomba del piccolo, il ricordo del quale è caro a tutti gli italiani che seguirono in tv i numerosi tentativi di salvataggio, per una notta intera, ha lasciato increduli anche i membri dell’Associazione Alfredino Rampi, nonché tutti i suoi familiari.
“Alfredino resta nei cuori di molti. Faremo ripulire presto questo scempio”, ha detto il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri.