Allo stato attuale dei fatti, la figlia Rosa Fabbiano dell’anziana madre Lucia Cipriano, è la sola imputata per il reato di omicidio, mutilazione e soppressione del cadavere di quest’ultima, e per questo è stato disposto nelle scorse ore il suo rinvio a giudizio davanti alla Corte di Assise di Milano.
Il corpo della madre è stato ritrovato diviso in nove parti, a Melzo nel maggio del 2022.
Come si legge in una nota, tuttavia, il RIS di Parma ha recentemente depositato i risultati degli accertamenti biologici effettuati su alcuni reperti, prelevati all’interno dell’abitazione della vittima, dai Carabinieri del Nucleo Investigativo di Milano, in collaborazione con la Sezione Operativa della Compagnia Carabinieri di Pioltello (Ml). I biologi hanno isolato un profilo genetico maschile ignoto, presente su alcuni oggetti (insieme al profilo DNA della vittima e dell’imputata), verosimilmente utilizzati per mutilare il cadavere.
La Procura della Repubblica sta compiendo ulteriori indagini per far luce sulla vicenda e per comprendere se vi sia un altro responsabile che, oltre all’imputata abbia partecipato allo smembramento del cadavere dell’anziana donna o che abbia, addirittura, avuto un ruolo nella sua uccisione.