C’è chi esulta, chi è perplesso, chi si domanda adesso cosa succederà: per tutti i legnanesi la notizia diffusa questo pomeriggio potrebbe essere una soltanto: la città riparte, dopo mesi di blocco istituzionale.
Il Consiglio comunale è stato sciolto dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella, accogliendo la richiesta inoltrata il mese scorso dal prefetto di Milano, Renato Saccone.
Il viceprefetto Cristiana Cirelli assume il ruolo del sindaco e della giunta fino alle prossime elezioni amministrative, che si terranno a primavera del 2020.
Legnano torna ad avere un futuro, una prospettiva di ripresa dopo lo stallo da marzo scorso, quando hanno avuto inizio le dimissioni di alcuni consiglieri di maggioranza, quindi di quelli di minoranza, situazione complicata cui si sono aggiunti gli arresti del sindaco Fratus, del suo vice Cozzi e dell’assessore Lazzarini, nell’ambito dell’indagine “Piazza Pulita”, che hanno contribuito a paralizzare l’attività dell’ente locale.
Da mesi la città ha conosciuto un numero infinito di battaglie legali, ricorsi e ricorsi dei ricorsi: oggi la parola fine ad un momento di storia cittadina che sarà difficile dimenticare, ma si volta pagina.