“I dati Istat resi noti nelle scorse ore attestano l’urgenza di una proroga del mercato tutelato di luce e gas. Finalmente, infatti, l’Istat, come chiediamo di fare da anni, non ha dato soltanto una misura della variazione dei prezzi, ma anche del prezzo medio attualmente sostenuto dalle famiglie, almeno per quanto riguarda l’energia elettrica”, afferma Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori, che prosegue: “Ebbene, i risultati sono clamorosi e vergognosi: il prezzo medio del mercato libero dell’energia elettrica per la famiglia tipo risulta essere pari a 44,33 centesimi di euro per KW/h contro i 28,29 centesimi del mercato di maggior tutela, ossia chi è nel libero paga attualmente il 56,7% in più”.
Come si legge in una nota diffusa da UNC, significa che la “famiglia tipo” che consuma 2700 KW/h all’anno, e ha una potenza impegnata pari a 3 KW, paga nel mercato libero la bellezza di 433 euro in più su base annua rispetto a chi è nella maggior tutela, “una tassa che possiamo chiamare Meloni, visto che il Governo, al di là della posizione di alcuni singoli partiti della maggioranza, non ha mai creduto e voluto la proroga del mercato tutelato”, la conclusione di Dona.
