Si è spento ieri, giovedì 14 maggio, nella sua casa Bologna all’età di 48 anni il pianista e direttore d’orchestra Ezio Bosso.
Torinese di nascita, Bosso si era innamorato della musica e del pianoforte all’età di 4 anni e a soli 16 aveva esordito da solista in Francia, iniziando la propria carriera con diverse orchestre europee.
Negli anni Novanta ha calcato i più prestigiosi palcoscenici internazionali: il Teatro Colón di Buenos Aires, il Teatro Regio di Torino, l’ Auditorium del Parco della Musica di Roma, il Sidney Opera House, dirigendo le orchestre della London Symphony, London Strings, Orchestra del Teatro Regio di Torino, Filarmonica ‘900 e Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, Orchestra del Teatro San Carlo di Napoli, Orchestra Sinfonica Siciliana, Orchestra da Camera di Mantova, Orchestra del Teatro Comunale di Bologna, Teatro Lirico Giuseppe Verdi di Trieste.
Nel 2011 ha subito l’asportazione di un tumore al cervello ed è stato colpito da una sindrome autoimmune, in aggiunta alla patologia neurodegenerativa che gli ha compromesso l’uso delle mani, costringendolo nel 2019 a cessare l’attività di pianista.
Nonostante le numerose malattie, Bosso ha continuato finché ha potuto la sua attività artistica, di pianista, direttore e compositore.
Nel 2016 la sua performance al “Festival di Sanremo”, dove si è esibito come ospite emozionando tutta l’Italia.
Si è spento ieri per il degenerare delle patologie che lo affliggevano da tempo, destinando i suoi pensieri fino all’ultimo alle sorti del mondo della musica, così in difficoltà in questo particolare momento.
Silvia Ramilli