E’ immancabile quanto lo sono le castagne, in questa stagione, il caco nell’alimentazione che punta al benessere derivato anche dal consumo della frutta.
I cachi, che in questi giorni stanno colorando le cassette dei negozi e dei supermercati, nelle loro più tipiche varianti, come il Loto di Romagna, il Fuyu, la Kawabata, il caco vaniglia della Campania e il caco-mela, forniscono circa 272 kJ (65 kcal) per 100 grammi e sono composti per l’80% di acqua, l’8% di zuccheri, lo 0,5% di grassi, lo 0,45% di proteine, quindi da vitamina C, beta-carotene e potassio.
I benefici alla salute che derivano dal consumo dei cachi, si devono alle molecole bioattive, scoperte nei cachi da recenti analisi scientifiche: proantocianidina, flavonoidi, tannini, carotenoidi, e catechina hanno proprietà anti ossidanti ed anti cancerogene, in grado di contrastare i disturbi cardio-vascolari e il diabete mellito.
Il caco non può mancare nelle abitudini alimentari di chi segue una dieta equilibrata, elaborata seguendo il corso delle stagioni, cogliendo l’occasione di gustare i frutti del momento come i cachi, gustosi ed anche belli da portare in tavola con i loro colori.