Approderà in Parlamento martedì prossimo, 14 luglio, la discussione sulla possibile proroga dello stato di emergenza, in Italia, in vigore da marzo scorso, dopo l’esplosione dell’epidemia da Coronavirus.
Il Governo ipotizza il prolungamento dell’emergenza fino alla fine dell’anno, e il confronto arriverà ad una votazione finale, cui si sa già che le forze all’opposizione, come la Lega, voteranno contro.
Emergenza in che senso, per il Paese? Si tratta, come è stato spiegato da alcuni ministri, di una questione tecnica: con il permanere dello stato di emergenza, eventuali interventi sono possibili in tempi stretti, senza dover osservare le consuete procedure.
Per fare un esempio, in numerosi casi, nella necessità data da un ritorno dei contagi, si possono attuare progetti saltando i normali appalti, o lunghi passaggi burocratici.
Chi sostiene l’importanza della proroga dello stato di emergenza, è a favore di una linea di condotta prudenziale, che si basa sul fatto, inequivocabile, che il Covid-19 è ancora in circolazione e che si potrebbero verificare nuove ondate di contagi.
Il voto previsto martedì dovrebbe arrivare al termine della relazione del ministro della Salute, Roberto Speranza, sul nuovo DPCM.