E’ accaduto ieri, giovedì 15 dicembre, in tarda serata a Rho: in una palazzina di via Ticino hanno perso la vita un uomo di 43 anni e suo nipote di 17, mentre stavano lavorando alla ristrutturazione di un appartamento. A trovare i due congiunti è stata la moglie dell’uomo, che è arrivata da Milano per accertarsi delle condizioni del marito, dopo che questi non rispondeva da ore alle sue telefonate.
L’uomo e il ragazzo sono deceduti nella casa invasa dal monossido di carbonio, che si è sprigionato da un braciere, acceso dallo zio per scaldare le stanze.
Il 34enne stava lavorando, aiutato dal nipote, per rendere abitabile quell’appartamento che aveva comprato da poco, alla cui sistemazione si poteva dedicare soltanto alla sera, dopo il lavoro. Sgomento tra i vicini di casa, che hanno sentito le grida della moglie dell’uomo, senza aver sospettato che si fosse consumata la tragedia, poche ore prima. Tutti sconvolti proprio dal fatto che nessuno si sia accorto in tempo del monossido killer.
Dei nuovi condomini si racconta che fossero già riusciti a farsi voler bene, nella palazzina.