Ci sono voluti giorni ma finalmente nella serata di ieri, martedì 20 febbraio, i Vigili del fuoco, scavando senza sosta sotto le macerie del crollo nel cantiere Esselunga a Firenze, sono arrivati al corpo del quinto operaio che ha perso la vita sotto il cemento.
Si tratta di un lavoratore marocchino di 56 anni. Con lui sale a cinque morti e tre feriti il bilancio del disastro. Alcune testimonianze in questi giorni, nonchè i rilievi nel cantiere, raccontano di subappalti e norme di sicurezza non del tutto applicate. I familiari di una delle vittime hanno anche denunciato stipendi ai minimi, e sfruttamento della manodopera extracomunitaria.
Nei prossimi giorni il Consiglio dei Ministri vaglierà nuove regole proprio sulla sicurezza dei luoghi di lavoro. Come da fonti vicine alla questione, sul tavolo dei ministri arriveranno i temi del lavoro sommerso, i subappalti, l’illegalità, i contratti di lavoro.