Sarà inaugurata domani, sabato 1 aprile alle 10, al Castello Visconteo di Legnano, in viale Toselli, la mostra fotografica dedicata al territorio dell’Alto Milanese, realizzata nell’ambito dell’11esimo Festival Fotografico europeo 2023.
La rassegna fotografica comprende le mostre “Altomilanese, 23 Comuni, 6 fotografi”, “Roma, borgate” e “Taranto, quartiere Tamburi”, ed è organizzata dal Comune di Legnano con AFI e curata da Claudio Argentiero, ha il patrocinio dell’Ordine degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori della Provincia di Milano e della Commissione Europea.
Come si legge in una nota, la mostra sui Comuni dell’Alto Milanese nasce come iniziativa di AFI che ha individuato il territorio del Nord Ovest milanese come oggetto del proprio lavoro di documentazione dei cambiamenti in corso nel paesaggio urbano. Il lavoro è stato condotto nell’arco di circa quattro anni da sei fotografi: Giuliano Leone, Roberto Venegoni, Claudio Argentiero, Roberto Bosio, Silvia Lagostina e Giovanni Mereghetti.
Non si tratta di una mostra di fotografie tradizionali, bensì ispirate a documentare il territorio e i suoi cambiamenti, con alcuni eventi collaterali. La mostra coinvolge direttamente i due assessorati alla Cultura e all’Urbanistica.
“La fotografia è un mezzo per aiutare i cittadini ad avvicinarsi alla città, fornendo anche spunto per suggerimenti di miglioramento. La lettura delle trasformazioni dei luoghi nel tempo è fondamentale per comprendere non solo i cambiamenti in atto, ma soprattutto la direzione verso la quale il territorio si sta muovendo. Vogliamo proporre questa riflessione, che coincide con un momento importante per la nostra città, interessata dal processo che porterà a dotarsi di un nuovo Piano di Governo del Territorio, attraverso quel documento visivo importantissimo rappresentato dalla fotografia. E lo facciamo con la mostra realizzata insieme con AFI sui Comuni del territorio e con una iniziativa legata al concorso di idee “Ridisegniamo il Centro”; i partecipanti scatteranno foto nei punti della città oggetto delle idee progettuali: una modalità nuova per interrogare e coinvolgere la città intera sul suo futuro”, ha spiegato l’assessore all’Urbanistica, Lorena Fedeli.
“Per un fotografo documentare è anche una scelta stilistica: testimoniare un territorio, porre l’accento sulle nuove trasformazioni. Le immagini esposte seguono tutte lo stesso ritmo formale: tutti scatti con la tecnica lineare, non c’è astrattismo”, ha detto Argentiero.
Sul sito comunale tutte le informazioni anche per gli eventi collaterali.