E’ accaduto nei giorni scorsi in provincia di Varese: i Carabinieri di Ponte Tresa hanno denunciato una coppia convivente di trentenni per coltivazione e detenzione illegale di sostanze stupefacenti, e detenzione di un serpente boa, specie tutelata dalla “Convenzione di Washington sul commercio internazionale delle specie di fauna e flora selvatiche minacciate di estinzione”. La donna è sta anche denunciata per favoreggiamento personale.
Come spiegato in una nota, l’attività dei militari si è svolta nel corso del normale pattugliamento per il controllo del territorio della Compagnia Carabinieri di Luino, quando i militari della Stazione Carabinieri di Ponte Tresa hanno fermato un’auto, condotta da un 34enne della provincia di Varese, dal cui interno proveniva un forte odore di hashish. Dopo un più approfondito controllo e una perquisizione, l’uomo è stato trovato in possesso di circa 35 grammi della sostanza sospettata e per, per tale ragione, sussistendo fondati motivi che ne avesse fatto uso poco prima di mettersi alla guida, è stato condotto all’ospedale di Luinoper gli accertamenti del caso.
Col sospetto che ulteriore stupefacente potesse essere custodito nella sua abitazione, le indagini si sono estese anche al domicilio dell’uomo, dopo gli accertamenti sanitari previsti. Nella casa del 34enne è stato trovato altro stupefacente, di cui la compagna dell’uomo ha tentato invano di disfarsi provando a gettarlo nel wc, quindi una serra domestica, contenente diverse piantine di marijuana, dotata di ventilazione forzata, impianti di riscaldamento, termostati e filtri.
All’interno di voluminoso rettilario, c’erano anche diversi serpenti di varie dimensioni tra cui un “Boa Constrictor Imperator” di circa un paio di metri, animale molto temuto per la capacità di uccidere anche grandi prede avvolgendole e soffocandole nelle proprie spire.
A quel punto è stato necessario l’intervento specialistico del comparto Forestale dell’Arma dei Carabinieri che, attraverso una propria pattuglia di turno in servizio CITES proveniente da Vergiate, ha riscontrato la violazione della normativa nazionale di settore, esecutiva di quella pattizia internazionale.
Tutto lo stupefacente rinvenuto è stato naturalmente sottoposto a sequestro penale, mentre il rettile è stato temporaneamente affidato all’indagato, perché non maltrattato, in attesa di una successiva collocazione.
La presenza in casa di una bambina ha indotto, inoltre, a estendere la particolare segnalazione all’A.G. dei minori di Milano. La coppia è stata denunciata.